LAMEZIA TERME – GEMMOTERAPIA, LE VIRTÙ TERAPEUTICHE DELLE PIANTE MEDICINALI

Dott. CARMINE LUPIA - Dott. GIOVANNI CANORA - Prof. GIANCARLO STATTI - Dott.ssa ANNA MISURACA - EGIDIO SALOMONE -

La conferenza ha l’obbiettivo di informare i partecipanti ad un equilibrato e corretto stile di vita e alimentare, altresì portare a conoscenza di un’innovativa ricerca scientifica nell’ambito delle medicine dolci. Questo metodo per la medicina della salute fonda sul riequilibrio fisiologico di tipo eziologico ed è ecologico. La “gemma”, meglio definita, “meristema”, è l’abbozzo di un germoglio che rappresenta il primordio da cui possono avere origine foglie, rami, fiori e frutti etc. La “gemma” è costituita da un fitocomplesso ancestrale atto a rigenerare e ricreare il vegetale in modo periodico e perenne; lo stesso fitocomplesso è composto da cellule meristematiche precursori di quelle staminali animali. Queste cellule meristematiche sono totipotenti e pluripotenti vale a dire possono rigenerare tutte le parti della pianta all’infinito, consentendo l’accrescimento del vegetale per tutta la sua vita; altresì sono autopoietiche perché da esse si può originare lo sviluppo completo di una nuova pianta; in botanica questa caratteristica biologica, esclusiva dei soli esseri vegetali, viene definita embriogenia infinita. Negli anni ’50, Pol Henry, medico belga e docente alla facoltà di medicina a Bruxelles, attraverso studi di botanica, fitosociologia e fitoterapia portò avanti una complessa ricerca sull’uso terapeutico dei tessuti embrionali vegetali dette “gemme” o meristemi; sperimenta l’utilizzo di estratti di gemme e germogli prima sull’animale e poi sull’uomo, sviluppando un metodo biologico e clinico per la “guarigione” clinica del paziente. I risultati clinici e sperimentali dei suoi primi lavori furono pubblicati negli Archives Homéopathiques de Normandie nel 1959, e nel 1970 pubblicò i fondamenti del suo metodo, che si diffuse rapidamente in Belgio, Francia ed in Italia, a seguire in altri paesi. Al Prof. Pol Henry il riconoscimento dell’originalità del metodo ed il rigore scientifico biologico e clinico; egli definisce così il metodo: “La Fitoembrioterapia è lo studio delle possibilità biologiche e cliniche dei meristemi o tessuti embrionali vegetali sull’uomo e su mammifero”. A seguire il Dr. Fernando Piterà, medico chirurgo, di Belcastro, considerato oggi il caposcuola del metodo a livello internazionale, ha rinominato Meristemoterapia questa disciplina: “metodo naturale di prevenzione e cura delle malattie acute e croniche, umane e veterinarie, che utilizza le primarie proprietà medicinali di estratti vegetali ottenuti da tessuti vegetali freschi ancora in via di accrescimento, al fine di ottenere un beneficio salutistico o curativo secondo la prassi sperimentale, diagnostica e clinica della medicina scientifica”. Essa studia le proprietà terapeutiche delle gemme, germogli, amenti, infiorescenze, boccioli, linfa, semi, giovani radici, corteccia, quali tessuti vegetali embrionali ancora indifferenziati in via di accrescimento, ricchi appunto di tessuti meristematici, che possono essere utilizzati a fini terapeutici. Si avvale di ricerche fitochimiche, precliniche, cliniche, e di prove di efficacia; ne stabilisce i vari metodi di preparazione, indicazioni, posologia, modalità di somministrazione, nonché le interazioni e sinergie con altri estratti vegetali I meristemoderivati stimolano, regolano, riordinano, e non hanno mai azione inibente, possiedono azione antiossidante, detossinante, immunomodulante, immunostimolante, rigenerante, tonificante, e drenante. Hanno funzioni generali di riequilibrio globale sull’omeostasi cellulare e tissutale, ciò rappresenta l’attività sistemica, profondità di azione e totale innocuità, coadiuvano le funzioni vitali della cellula con un’azione di riequilibrio metabolico dolce e profondo.

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