Il libro inizia con un accorato appello ai giovani medici appena usciti dall’Università perchè mettano nella loro pratica professionale, che certamente è basata sulla “techné”(la conoscenza scientifica), l’Ars (l’arte medica) e il senso di compassione (patire insieme) che fa la differenza tra il medico e il Medico.
Non credere a “si dice, si fa”. Quel “si”, uniformato da un collettivo esterno, vorrebbe che tu pensassi come vogliono altri. Il “si” è privazione di qualsiasi libertà di espressione della tua persona. Guarda i fatti, capaci sempre di smentire le teorie. Non credere che la maggioranza sia sempre dalla parte della ragione. Pensa che per conoscere qualcosa c’è bisogno di qualcosa d’altro e che si può giungere alla vetta da più sentieri di pari dignità. Vivi il tuo prossimo come fine e osservalo come un’opera d’arte . Vivere l’altro è sapersi adattare, cambiando maschera che, in antico etrusco è “persona”. Cura il corpo rispettando la fisiologia, la mente imparando ogni giorno qualcosa di nuovo e lo spirito aiutando il tuo prossimo, facendo sempre il meglio di cui sei capace.
Ogni malattia è un problema musicale, e ogni cura è una soluzione musicale – Novalis
La vita di Samuel Hahnemann, il padre dell’omeopatia, è il viaggio vertiginoso di uno sperimentatore votato a rinnovare l’intero apparato della medicina dei suoi tempi e, forse, dei nostri. Per raccontarla è stata composta una “sonata in cinque movimenti”, alla maniera di Mozart, suo contemporaneo, in cui lo spartito si divide idealmente in due. Da una parte gli squarci “in diretta” di alcuni dei momenti più significativi della sua biografia, un’intrusione nel suo mondo privato, nelle sue passioni e nei suoi pensieri, quasi il diario intimo di un ricercatore accerchiato dalla Storia. Dall’altra, la cronologia dei passaggi cruciali delle sue scoperte, la nascita dell’omeopatia e il percorso del suo sviluppo descritti in modo essenziale, ma con un corredo accurato di documenti e di citazioni originali. Sull’onda della polemica che ciclicamente mette in discussione l’efficacia dell’omeopatia e dei suoi rimedi, questa biografia tratta in modo assolutamente nuovo l’argomento e presenta Hahnemann non solo come un pioniere del metodo scientifico, ma come un precursore della medicina olistica.
Francesco Eugenio Negro, Medico omeopatico ed endocrinologo, docente LUIMO e clinico di lunghissima esperienza. Oltre all’insegnamento e alla pratica dell’Omeopatia, il prof. Negro è stato anche docente di Agopuntura e autore di numerosi libri, tra i quali “L’Uomo come Opera d’Arte”, “Grandi a piccole dosi”, “Aspettando Ippocrate” e “Omeopatia in Giallo”. Ha coordinato l’importante raccolta, unica nel suo genere, Bibliografia della medicina omeopatica italiana dal 1822 al 1939. Ultimo scritto: Vivere come persona (Ed. Il Formichiere).
Il 17 giugno 2013, nella ricorrenza della nascita del padre Antonio, decano dei Medici omeopati italiani, ha fondato, insieme al fratello Paolo, il Museo dell’Omeopatia in piazza Navona a Roma. Il Museo conserva materiale di rilevante interesse storico tra cui Documenti e Memorabilia, la Collezione “Trousse e Case” (oltre cento esemplari dell’800 e primo ‘900), la Collezione “Filatelia e Omeopatia” e la collezione “Numismatica e Omeopatia” e oltre 5.000 tra volumi e riviste di tema omeopatico.
I suoi poliedrici interessi non si fermano a quanto detto, dal 2006 al 2012 ha organizzato con grande successo ogni anno la manifestazione “Omeopatia in Note”, dove ogni anno si sono alternate musiche di grandissimi musicisti e compositori, come Clara e Robert Schubert, Paganini, Chopin e il racconto del legame che questi grandi hanno avuto con l’Omeopatia durante la loro vita. Il 25 settembre del 2019, a Sorrento, ha avuto incarico dalla comunità omeopatica italiana di tenere l’opening lecture del 74°Congresso mondiale L.M.H.I.
Laureato in Medicina e Chirurgia a Roma nel 1980, dal 1981 al 1987 ha lavorato all’Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Antonio Santini, in precedenza vicedirettore dell’Istituto Omeopatico di Piazza Navona diretto da Antonio Negro.
Antonio Santini è stato uno degli esponenti di punta della scuola omeopatica di ispirazione costituzionalistica. Nel 1989 ha conseguito il diploma post lauream in Omeopatia e Terapia Omeopatica presso l’Università di Bordeaux II. Dal 1985 insegna Medicina Omeopatica a medici e farmacisti. È stato responsabile dei corsi di Roma per il CISDO dal 1985 al 2007. È iscritto al Registro degli Omeopati istituito dall’Ordine dei Medici di Roma. È inoltre membro dell’Accademia Romana di Storia della Farmacia e di Scienze Farmaceutiche.
Psicoterapeuta, è socio didatta del Centro Italiano di Psicologia Analitica (C.I.P.A.) e membro dell’International Association for Analytical Psychology (I.A.A.P.).
Oltre che di molti articoli e recensioni pubblicati su riviste specializzate, è autore diversi libri:
Biotipologia. L’analisi del tipo nella pratica medica (Tecniche Nuove);
Il farmacista omeopata (Tecniche Nuove);
Con Riccardo de Torrebruna Hahnemann: Vita del padre dell’Omeopatia – Sonata in cinque movimenti ( Edizioni e/o);
Modelli psicosomatici (Elsevier/Masson);
L’omeopatia nelle malattie acute (Edra);
Come cantautore ha pubblicato il CD Ballate di un’altra estate (Azotea Producciones) e sta lavorando a un secondo CD di prossima pubblicazione.
Vive a Roma, dove lavora come libero professionista nell’ambito della medicina omeopatica e della psicologia analitica.