Roberto introduce concetti e non si risparmia nel guidarci all’uso di tutte le informazioni al momento opportuno. Questa è una grande conquista! L’aspetto di questo lavoro che mi piace moltissimo è che combina le informazioni della Materia Medica con le informazioni strutturate in un repertorio. Con queste caratteristiche, questo libro troverà una giusta e meritata collocazione accanto ad altri preziosi libri di pediatria, poichè fornisce informazioni per numerosi rimedi, piuttosto che offrire una grande quantità di informazioni già note per pochi rimedi. Ottimo lavoro, Roberto!
Frederik Schroyens – Belgio
Il libro del Dr. Petrucci colma un vuoto della pratica omeopatica, descrivendo minutamente l’applicazione dei nostri rimedi nei bambini. È un libro ben pensato e frutto di esperienza e intuizione. Il Dr. Petrucci ha incorporato nel suo libro molti nuovi rimedi e idee, rendendolo molto pratico da applicare. Il repertorio rende maggiore l’utilità del libro. Trovo questo lavoro molto interessante e funzionale, e sono sicuro che troverà la sua giusta collocazione nella pratica Omeopatica.
Rajan Sankaran – India
Ciò che mi colpisce maggiormente sono le varie sezioni utilizzate per il repertorio (“Children Concepts”) e la maniera puramente pratica nella quale sono descritte. Vi sono tante rubriche e tanti rimedi che io stesso non conoscevo e questo mi è stato di grande aiuto per affinare le mie conoscenze. Credo che la creazione di questo repertorio dei concetti sia non solo inevitabile ma anche indispensabile se la comunità omeopatica vorrà davvero portare l’Omeopatia a un livello di maturità scientifica superiore. I vantaggi potenziali dell’elaborazione di questo libro sono talmente grandi che sono impaziente di vedere come si svilupperanno.
Farokh Master – India
Questo lavoro è innovativo, valido e ben organizzato. Il libro integra i temi e i concetti moderni con le informazioni tradizionali, e lo fa in modo chiaro e pratico. Il campo dell’Omeopatia pediatrica è stato una fonte di problemi per generazioni. Il Dr. Petrucci, piuttosto che alzare semplicemente le spalle di fronte alle difficoltà, ha raccolto tutti i dati noti per fornire una base alla prescrizione dei rimedi. Un libro scritto da un clinico che conosce le esigenze dei clinici.
Roger Morrison e Nancy Herrick – Stati Uniti
Introduzione
Penso che questo libro esprima completamente la mia attuale visione dell’omeopatia e cioé il rispetto per i grandi maestri del passato coniugato con le nuove teorie che riguardano soprattutto la considerazione delle famiglie e della tabella periodica degli elementi. In questo libro vengono infatti fuse informazioni ritrovate nelle materie mediche classiche con quelle degli omeopati più recenti; oltre a ciò ci sono moltissimi riferimenti alla mia esperienza pratica.
Negli ultimi anni lo studio dell’omeopatia è cambiato in maniera significativa grazie ad alcuni omeopati che hanno impostato l’analisi della letteratura omeopatica, della tossicologia, dei risultati dei provings e dei loro casi in maniera radicalmente differente rispetto al passato.
Sono stati introdotti, o meglio approfonditi notevolmente rispetto a prima, temi e concetti. Leggendo i risultati dei provings di autori come Jeremy Sherr o Nancy Herrick, possiamo facilmente capire i punti fondamentali dei rimedi sperimentati in quanto i sintomi ottenuti vengono suddivisi in temi.
E’ ora facile trovare articoli o libri dove si evidenziano temi delle Solanacee o delle Ranunculacee, dei Ragni o dei Serpenti, dei Kali o dei Natrum oppure analisi secondo la tabella periodica degli elementi.
Tutti questi nuovi metodi hanno, secondo me, portato ad un notevole vantaggio nella presa e nell’analisi del caso, anche se è necessario prestare una grande attenzione per non perdere di vista tutto ciò che i grandi maestri del passato ci hanno insegnato.
Dal mio punto di vista continua a rivestire una notevole importanza l’analisi repertoriale di un caso anche se, come in ogni strumento, più è alta la conoscenza del repertorio e più l’analisi repertoriale diventa efficace, soprattutto con l’utilizzo dei nuovi strumenti informatici.
Oggi è infatti possibile, quanto meno con Radar, poter unire più rubriche repertoriali con un significato simile o identico, le cosiddette cross references, per ottenere un’unica rubrica con il vantaggio di non perdere importanti possibilità di prescrizione.
Come detto sopra, temi e concetti sono stati utilizzati soprattutto nell’analisi della materia medica, mentre sono rimaste fondamentalmente inalterate le strutture dei repertori; solo alcuni autori hanno introdotto temi e concetti dal punto di vista repertoriale, soprattutto da un punto di vista clinico, raggruppando i sintomi più facilmente riscontrabili in una determinata patologia. Mirilli ha scritto un interessante repertorio tematico suddividendo i sintomi mentali e dando informazioni, tratte da esistenti materie mediche o da sperimentazioni, riguardanti alcuni
rimedi specifici in relazione a sintomi o temi specifici.
Nella mia pratica ho sempre avuto difficoltà a svolgere una visita omeopatica pienamente soddisfacente di fronte a bambini molto piccoli e ho quindi cercato, nel corso del tempo, di pensare a quali sintomi poter indagare per ottenere il massimo delle informazioni.
Da queste riflessioni è nata l’idea di scrivere un repertorio pediatrico concepito in maniera completamente diversa rispetto alla struttura kentiana.
Ho pensato che raggruppare i sintomi di interesse pediatrico potesse essere molto utile nelle visite dei bambini; ho così strutturato un repertorio diviso per concetti, cercando di raggruppare le varie rubriche repertoriali in maniera da poter aver in mente tutti i sintomi relativi a quel determinato concetto.
Incoraggiato fortemente da Frederik Schroyens, considerato probabilmente il massimo esperto di repertori al momento, ho realizzato questo nuovo repertorio pediatrico denominato “Children concepts”.