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Pediatria – Roberto Petrucci

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Editoria

Penso che questo libro esprima completamente la mia attuale visione dell’omeopatia e cioé il rispetto per i grandi maestri del passato coniugato con le nuove teorie che riguardano soprattutto la considerazione delle famiglie e della tabella periodica degli elementi. In questo libro vengono infatti fuse informazioni ritrovate nelle materie mediche classiche con quelle degli omeopati più recenti; oltre a ciò ci sono moltissimi riferimenti alla mia esperienza pratica.

Negli ultimi anni lo studio dell’omeopatia è cambiato in maniera significativa grazie ad alcuni omeopati che hanno impostato l’analisi della letteratura omeopatica, della tossicologia, dei risultati dei provings e dei loro casi in maniera radicalmente differente rispetto al passato.
Sono stati introdotti, o meglio approfonditi notevolmente rispetto a prima, temi e concetti. Leggendo i risultati dei provings di autori come Jeremy Sherr o Nancy Herrick, possiamo facilmente capire i punti fondamentali dei rimedi sperimentati in quanto i sintomi ottenuti vengono suddivisi in temi.
E’ ora facile trovare articoli o libri dove si evidenziano temi delle Solanacee o delle Ranunculacee, dei Ragni o dei Serpenti, dei Kali o dei Natrum oppure analisi secondo la tabella periodica degli elementi.
Tutti questi nuovi metodi hanno, secondo me, portato ad un notevole vantaggio nella presa e nell’analisi del caso, anche se è necessario prestare una grande attenzione per non perdere di vista tutto ciò che i grandi maestri del passato ci hanno insegnato.
Dal mio punto di vista continua a rivestire una notevole importanza l’analisi repertoriale di un caso anche se, come in ogni strumento, più è alta la conoscenza del repertorio e più l’analisi repertoriale diventa efficace, soprattutto con l’utilizzo dei nuovi strumenti informatici.
Oggi è infatti possibile, quanto meno con Radar, poter unire più rubriche repertoriali con un significato simile o identico, le cosiddette cross references, per ottenere un’unica rubrica con il vantaggio di non perdere importanti possibilità di prescrizione.
Come detto sopra, temi e concetti sono stati utilizzati soprattutto nell’analisi della materia medica, mentre sono rimaste fondamentalmente inalterate le strutture dei repertori; solo alcuni autori hanno introdotto temi e concetti dal punto di vista repertoriale, soprattutto da un punto di vista clinico, raggruppando i sintomi più facilmente riscontrabili in una determinata patologia. Mirilli ha scritto un interessante repertorio tematico suddividendo i sintomi mentali e dando informazioni, tratte da esistenti materie mediche o da sperimentazioni, riguardanti alcuni
rimedi specifici in relazione a sintomi o temi specifici.
Nella mia pratica ho sempre avuto difficoltà a svolgere una visita omeopatica pienamente soddisfacente di fronte a bambini molto piccoli e ho quindi cercato, nel corso del tempo, di pensare a quali sintomi poter indagare per ottenere il massimo delle informazioni.
Da queste riflessioni è nata l’idea di scrivere un repertorio pediatrico concepito in maniera completamente diversa rispetto alla struttura kentiana.
Ho pensato che raggruppare i sintomi di interesse pediatrico potesse essere molto utile nelle visite dei bambini; ho così strutturato un repertorio diviso per concetti, cercando di raggruppare le varie rubriche repertoriali in maniera da poter aver in mente tutti i sintomi relativi a quel determinato concetto.
Incoraggiato fortemente da Frederik Schroyens, considerato probabilmente il massimo esperto di repertori al momento, ho realizzato questo nuovo repertorio pediatrico denominato “Children concepts”.

119.00

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